sabato 11 agosto 2012

Ossigeno

Le Olimpiadi 2012 sono quasi alla fine, domenica ci sarà la cerimonia di chiusura.

Come sempre, è curioso notare come riusciamo, nel corso di appena due settimane, ad appassionarci a sport mai seguiti prima, e che mai guarderemo dopo, noi poveri piccoli figli del pallone rotondo e di poco altro.

Archiviati gli Europei, questi Giochi, complice anche un fuso orario favorevole e una copertura eccellente garantita da Sky (con buona pace del buon Bragagna, che merita comunque un plauso per l'immensa cultura e capacità) sono stati molto più coinvolgenti rispetto a quelli di quattro anni fa, e quindi ecco che tutti ci siamo messi a guardare la ginnastica artistica, il dressage, la pallanuoto, il pugilato, la BMX, ogni possibile specialità di nuoto e tuffi, e via dicendo.

Finchè, bè, la frittata.

L'italianissimo Alex Schwazer viene trovato positivo all'EPO, a poche ore dalla sua partenza per Londra, per i 50km di marcia in cui avrebbe potuto replicare l'oro di Pechino.

Ora, lasciamo perdere il fatto che la marcia, con tutto il rispetto, sia uno sport noiosissimo da guardare in tv, e quindi posso immaginare quanto possano essere esaltanti gli allenamenti. Con tutta probabilità non è uno sport ricco, nel senso che la medaglia d'oro di Schwazer, come bonus e sponsor, vale forse un centesimo di quella di Bolt, e nemmeno è uno sport che si può praticare molto a lungo, perchè ginocchia, caviglie, tendini e tutto il resto presentano il conto presto.
Ma in Italia, ricordiamolo, abbiamo questa grande tradizione di fare gli sportivi mascherandoci da carabinieri, finanzieri e via dicendo, per cui uno stipendio assicurato, a spese dello Stato, c'è. E vabè, non proseguo oltre su questo discorso.
Dicevamo, il buon Schwazer si allena per dieci mesi, 7 giorni su 7, macinando un km dietro l'altro, dopodichè, probabilmente per la paura di non essere più quello di quattro anni fa, fa ciao con la manina a Carolina, prende un aereo per la Turchia, entra in una farmacia turca, compra 1500 euro di EPO, torna a casa, sposta i Kinder Pinguì (che lui di cioccolato se ne intende) e piazza lì la droga, spacciandola per vitamina B12 alla stessa Carolina.

In pratica, cos'è l'EPO? E' un ormone che fa produrre un maggior numero di globuli rossi, aumentando il trasporto di ossigeno ai tessuti. Il sangue diventa più denso e si fa meno fatica, e infatti è utilizzato dagli sportivi di resistenza, in primis i ciclisti.

Tornando a bomba: Schwazer di fatto sceglie un suicidio sportivo, sapendo benissimo che ci sarebbero stati dei controlli prima della partenza per Londra, a cui non si sarebbe potuto sottrarre.

Carriera finita, gogna mediatica, dimissioni dalla Finanza, eccetera eccetera, e noi tutti indignati, che no, così non si fa, eh già.

Nel frattempo però, proseguiva l'ennesimo capitolo di Calciopoli, con le solite condanne, radiazioni, sospensioni, penalizzazioni e compagnia cantante, ormai lo sanno anche i sassi che le partite di pallone si comprano e si vendono a tutto spiano, perchè fa comodo e perchè i giri di scommesse hanno raggiunto cifre folli.
Ma noi, poveri ebeti, continuiamo a venerare il dio pallone, perdonandogli tutto, perchè ci fa comodo così e perchè non potremmo mai sopportare di rimanere senza le partite in tv.

Schwazer, oh bè, capita solo ogni quattro anni, e della marcia in tv ce ne freghiamo.

lunedì 6 agosto 2012

Better World Coming




Il 14 luglio di 100 anni fa, nasceva Woody Guthrie.


A molti - purtroppo - il nome dirà poco e niente, ma Woody rappresenta certamente le radici e l'essenza della musica folk americana (insieme a Pete Seeger, Alan Lomax e pochi altri), che molti, da Bob Dylan a Bruce Springsteen a tanti altri hanno ben presente.

Come alcuni dei grandi nomi sui grandi palchi, così anche i Lowlands, band con baricentro pavese di cui ho già avuto modo di parlare in passato, hanno spesso rovistato nel loro repertorio proponendo dal vivo cover di Woody, con Lonesome Valley diventata ormai quasi una canzone fissa delle scalette degli ultimi due anni.

Dalla passione per Guthrie e per la sua musica è nato proprio "Better World Coming: Lowlands & Friends play Woody", 11 pezzi (più i due bookends di This Land Is Your Land) registrati in studi, cucine, garage, rimesse, fattorie, senza la fretta del disco necessario ma con la voglia di dare ancora una volta voce alle grandi canzoni del passato. Non c'è sezione ritmica, oltre al capitano Ed Abbiati ci sono Roberto Diana alla chitarra (ma non solo: suona qualsiasi strumento a corde conosciuto) e Francesco Bonfiglio al pianoforte, ma ai Lowlands si sono aggiunti poco per volta gli amici incontrati negli anni on the road, da Magenta a Vigevano, e il risultato è un disco - tutte prime o seconde take, nessun tipo di editing - vivo e pulsante, che si muove e respira sulle strade polverose dell'Oklahoma e del confine tra Messico e Stati Uniti, senza tempo.

I Ain't Got No Home scivola rabbiosa e senza speranza, Better World Coming è dura, nuda e livida, Hard Travelin' tira fuori l'anima di tutti i musicisti coinvolti, ma il capolavoro del disco è molto probabilmente Deportee: l'ambiente sembra quello di un fuoco, con la polvere negli stivali, le tazze colme di caffè e una chitarra, con le voci che si alternano nelle strofe, dietro ai fantasmi degli immigranti.

Better World Coming non si trova nei negozi di dischi, è disponibile solo acquistandolo direttamente dai Lowlands, sul loro sito ufficiale. Meglio non lasciarselo scappare, ne sono state stampate solo 1000 copie.

Til We Outnumber Them!