Sono ormai settimane che ci tartassano con Checco Zalone di qua, Checco Zalone di là.
Sono arrivati addirittura a dirci che la sua pellicola Che bella giornata ha incassato più de La vita è bella, cosa che per l'italiano medio vuol dire che il film di Zalone è più bello.
Stanno incensando Zalone come la rivelazione dell'anno, marciando sul cadavere dei cinepanettoni, che sembrano (incrociamo le dita) ormai alla frutta.
E in conclusione, in pratica, complici anche le 900 e passa sale in cui lo proiettano, è pieno di gente che sta andando a vedere il film di Zalone al cinema.
Ora, c'è un unico modo di descrivere questa pellicola, e il signor Villaggio spero non si offenda se rubo la battuta al suo rag. Fantozzi, adattandola alla bisogna.
Che bella giornata è una cagata pazzesca.
Ma non lo dico per fare lo snob: il film è brutto, lento, a tratti noioso, e proprio non funziona. Alla ricerca di un'emancipazione, di un elevarsi al di sopra del terrunciello ignorante, si è persa ogni spontaneità, le battute scivolano impostate (se ne salva una sola: "Il bagno è libero"...), i tempi comici sono andati a farsi benedire. I comprimari, poi, sono buttati lì senza un perchè, e se Papaleo (che ha fatto un film, Basilicata coast to coast, di gran lunga superiore a quello di Zalone) sembra solo disorientato, quella di Solenghi è una marchettata bella e buona, e non cerca neanche di dare il minimo spessore al personaggio.
La trama non esiste, e si spegne senza essersi mai accesa, in un finale che non delude solo perchè non c'era alcuna aspettativa.
Cosa rimane? Qualche barlume dell'ignoranza che ha reso famoso Zalone, centellinata solo per non buttare la familiarità con il personaggio televisivo, e una serie di luoghi comuni talmente insistiti da non essere per niente comici.
Un disastro su tutta la linea? Sì, senza dubbio. Un film brutto e fatto male, che non ci si dovrebbe permettere per nessun motivo di affiancare a La vita è bella.
NON andate a vederlo, fatevi questo favore.
Sono arrivati addirittura a dirci che la sua pellicola Che bella giornata ha incassato più de La vita è bella, cosa che per l'italiano medio vuol dire che il film di Zalone è più bello.
Stanno incensando Zalone come la rivelazione dell'anno, marciando sul cadavere dei cinepanettoni, che sembrano (incrociamo le dita) ormai alla frutta.
E in conclusione, in pratica, complici anche le 900 e passa sale in cui lo proiettano, è pieno di gente che sta andando a vedere il film di Zalone al cinema.
Ora, c'è un unico modo di descrivere questa pellicola, e il signor Villaggio spero non si offenda se rubo la battuta al suo rag. Fantozzi, adattandola alla bisogna.
Che bella giornata è una cagata pazzesca.
Ma non lo dico per fare lo snob: il film è brutto, lento, a tratti noioso, e proprio non funziona. Alla ricerca di un'emancipazione, di un elevarsi al di sopra del terrunciello ignorante, si è persa ogni spontaneità, le battute scivolano impostate (se ne salva una sola: "Il bagno è libero"...), i tempi comici sono andati a farsi benedire. I comprimari, poi, sono buttati lì senza un perchè, e se Papaleo (che ha fatto un film, Basilicata coast to coast, di gran lunga superiore a quello di Zalone) sembra solo disorientato, quella di Solenghi è una marchettata bella e buona, e non cerca neanche di dare il minimo spessore al personaggio.
La trama non esiste, e si spegne senza essersi mai accesa, in un finale che non delude solo perchè non c'era alcuna aspettativa.
Cosa rimane? Qualche barlume dell'ignoranza che ha reso famoso Zalone, centellinata solo per non buttare la familiarità con il personaggio televisivo, e una serie di luoghi comuni talmente insistiti da non essere per niente comici.
Un disastro su tutta la linea? Sì, senza dubbio. Un film brutto e fatto male, che non ci si dovrebbe permettere per nessun motivo di affiancare a La vita è bella.
NON andate a vederlo, fatevi questo favore.
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