martedì 14 luglio 2009

Pillole

Lo so, lo so, nonostante tutti i buoni propositi sto continuando a trascurare il blog, e questo mi spiace per i miei tre o quattro lettori, che immagino vengano su questi schermi ogni mattina, cercando di rubare tempo al lavoro, e non trovano niente di nuovo, costretti quindi a rileggersi le vecchie tavanate o a virare su qualche sitarello di donne nude.

Non voglio ingannarvi, questo è solo un rapidissimo aggiornamento, per commentare in modo sparso e superficiale quanto successo nei giorni passati.

Dunque, ci hanno ampiamente rotto le scatole (per usare un eufemismo) con la storia del G8, prendendoci pure in giro e bullandosi di averlo organizzato a L'Aquila. Ma dico io, mentre c'è gente che dorme ancora nella tendopoli, la città mezza scalcagnata e qualche scossa di terremoto che fa stringere i glutei ai più, questi vanno a buttare via una valanga di soldi per accogliere i cosiddetti grandi del pianeta? Ma per cortesia, fossero rimasti a Roma (o dove dovevano farlo in origine) sarebbe stato meglio per tutti.

Cambia il codice della strada, con trovate geniali tipo la targa personalizzata o il fatto che si può andare a 150km/h in autostrada, ma solo dove c'è il tutor. E nel frattempo, l'altro giorno un ragazzo di Ostia veniva investito e ucciso da due squinternati extracomunitari, già noti alle nostre autorità per un buon numero di reati. Stare più attenti a queste cose parrebbe brutto, invece di perdere tempo e soldi a inventarsi ennesime inutilità?

E' morto Michael Jackson, ma su questo non voglio dilungarmi, rischierei di farne un plauso (e non ero un fan) o in'invettiva (e non me ne frega niente). Negli anni '80 era il re del pop, bla bla bla, mi dispiace, certo, ma fino a un certo punto. Onestamente, faccio fatica a ricordarmi più di 10 canzoni sue, quindi direi che non ha segnato la mia storia musicale più di tanto.

Sono stato a Berna (sfitzera) per un concerto del buon vecchio Bruce Springsteen. E lì sì che sanno come gestire le cose: alle 14 (apertura cancelli alle 15) c'erano 150 persone scarse davanti allo stadio; ragazzi della sicurezza simpatici e affabili; bagni dello stadio puliti a specchio, si poteva mangiare per terra; nemmeno una spinta durante tutte le tre ore dello show, solo una gran voglia di cantare insieme e di divertirci. Chissà come mai, intorno a me e alla ragazza con cui ho fatto il viaggio, non c'era un solo italiano.

E già che ci siamo - anche se so che uscirà dai confini del blog, per qualche strano problema tecnico, ma chissenefrega - beccatevi questo video da Hyde Park:



Ah, già, mi sono anche laureato (per la seconda volta). Ma voi guardate il video, che è meglio.

Nessun commento: