venerdì 11 gennaio 2013

L'ospite

Non so se siete tra i 9 milioni di persone che ieri sera hanno visto Servizio Pubblico.

Se non lo siete, vi spiego: Servizio Pubblico è un programma in onda su La7, presentata da quel marcantonio di Santoro, coadiuvato dal fido Travaglio, che talvolta ospita personaggi interessanti, illustri, famosi.

L'ospite della puntata di ieri (giovedì 10 gennaio 2013) onestamente non so chi fosse, credo un comico.

Si è presentato con la faccia ricoperta di cerone, un trucco fatto forse un po' troppo di fretta sugli occhi, un parrucchino dal colore improbabile preso in qualche emporio cinese, il naso finto, e un abito rubato alla veloce dalla costumeria del programma, evidentemente sformato da anni di utilizzo, troppo ampio sulle spalle e corto sulla lunghezza.

L'ospite, per un tempo fin troppo lungo, ha intrattenuto pubblico e telespettatori con una parodia - non troppo riuscita, ma a tratti divertente nel suo nonsense - di quella che potrebbe essere la politica della prossima campagna elettorale, con fantasiose dietrologie sull'inizio della crisi e sulla caduta dell'ultimo governo.

Un po' troppo legnose le finte scenate tra l'ospite, il presentatore e gli altri figuranti, ma via, i mezzi sono quelli che sono.

Nella sua delirante carreggiata, l'ospite ha messo in scena più o meno quanto segue:

- l'Italia non è un Paese governabile
- il Presidente del Consiglio in Italia non conta niente e non ha nessun potere
- il vero potere è nelle uniche mani del Ministro dell'Economia
- nel 2009 la crisi in Italia non si avvertiva affatto, era una visione distorta della sinistra europea e mondiale
- il fatto che i ristoranti e gli aerei siano pieni è una prova incontrovertibile che la crisi non esiste
- la dittatura è l'unica via d'uscita per l'Italia

E poi un viavai di freddure e barzellette prettamente politiche, memorabili quelle in cui:

- Berlusconi vuole costruire ospedali per i bambini
- Berlusconi vuole costruire un'università in cui i suoi amici (?) Clinton, Chirac e compagnia danzante insegnino alle nuove generazioni
- Berlusconi è generoso, e elargisce lauti prestiti a tutti gli amici che hanno bisogno di soldi
- Berlusconi ha mandato in Parlamento numerosi condannati di ogni sorta, ma, oh bè, alle volte ci si può sbagliare a giudicare le persone
- Berlusconi ha detto sì all'IMU perchè faceva parte già del precedente programma del suo partito, anzi no, cioè sì, insomma no, però non si può mica far cadere subito il governo Monti, dai
- BundesBank e Deutche Bank sono praticamente la stessa cosa, si possono anche confondere
- Berlusconi chiama i centralini di Mediaset per parlare con i dirigenti

Il tutto intervallato da clip in cui sosia (ottimi davvero) di Maroni, Brunetta e Tremonti rilasciavano finte interviste in cui dicevano chiaro e tondo che Berlusconi è un uomo finito e uno di cui c'è poco da fidarsi.

Il programma ha avuto i suoi alti e bassi, ed è stato fin troppo lungo, ma rimane comunque una spassosa istantanea di come non dovrebbe essere la politica attuale.

Meno male che non tutto quello che si vede in tv corrisponde alla verità.

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