Ok, c'è Leonardo Di Caprio, che tiene su tutto il film da solo.
Ok, è di Martin Scorsese, che ha fatto un sacco di bei film.
Ok, c'è Matthew McConaughey, che ha lasciato un po' da parte i polpettoni e film d'azione e bravino è bravino.
Ok, ci sono un sacco di donne nude o seminude.
Ok, c'è il lancio del nano, che è simpatico quanto grottesco.
Ok, ci sono orge in ufficio, orge in casa, orge in aereo, orge gay.
Ok, ci sono tutte o quasi le droghe possibili, con le conseguenze dell'uso illustrate non in modo moralista ma divertente.
Ok, c'è l'inevitabile (non è vero: era evitabilissima) "scena simbolo" della biro.
Ok, dura tre ore, di cui almeno un'ora e mezza è di troppo.
Fine degli ok. In pratica, è Wall Street (il primo) + The Aviator (per Di Caprio e come sbarella nella seconda metà del film) + Catch Me If You Can (per Di Caprio che è più furbo di tutto e cerca in tutti i modi di fregare le autorità).
Vale la pena di guardarlo? No.
Si capisce, più o meno, come andrà a finire dopo i primi venti minuti di film, e tutto è molto, molto sbrodolato.
Non è un film di cui si sentiva il bisogno.
Se poi siete a casa con gli amici, vi bevete qualche birra, chiacchierate, fate altro, e nel frattempo avete il film in sottofondo, allora va bene.
Si salvano - e alla grande, va detto - il personaggio di Mad Max (uno strepitoso Rob Reiner), e la scena in cui la biondona respinge Di Caprio spingendogli via la fronte con un tacco 20 (o quello che è).
Basta.
Nessun commento:
Posta un commento