mercoledì 19 agosto 2009

Ciao Nanda


Insomma, questa estate 2009 pare non essere proprio felice per il mondo della musica.

Prima se ne va Michael Jackson (cosa che non mi ha colpito più di tanto personalmente, ma tant'è), poi Willy DeVille, e oggi Fernanda Pivano. La Nanda.

Ora, è inutile che stia io qui a dire come la Nanda non fosse un personaggio di assoluto spicco solo per la musica, ma anche per la letteratura, italiana e americana.
Pensandoci oggi, chissà che ne sarebbe stato de L'Antologia di Spoon River se fosse stato qualcun altro a traghettarla in Italia. O se quelle pagine clandestine di Addio alle armi, figlie dell'amico Ernest Hemingway e nascoste sotto le coperte nel fascista 1943, fossero arrivate a Mondadori epurate, massacrate, trasformate, tradite. E così avanti, passo dopo passo, ripercorrere tutta la carriera della Nanda sarebbe un percorso lunghissimo.

La Nanda parlava al telefono con Bob Dylan, chiacchierava Fabrizio De Andrè, intervistava Bukowsky, beveva mojito con Hemingway, studiava con Pavese. Solo per citare alcuni dei suoi amici più stretti, ovviamente.

Ciao Nanda, buon viaggio.

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