domenica 29 novembre 2009

Back to back

Come i più assidui lettori di queste pagine virtuali avranno notato, sono spesso in giro per l'Italia (quando non all'estero) per concerti, spettacoli, varie, eventuali.

Bè, questo week-end è stato eccezionale.


Venerdì ero al PalaRavizza di Pavia, per vedere Francesco Guccini. Il Guccio è uno di quelli che seguo da sempre, il primo concerto l'avrò visto 15 anni fa, e da allora vado avanti con la media di uno all'anno, e non sono mai uscito da palazzetti, piazze, tendoni, varie ed eventuali deluso. Mai. Certo, nel corso degli anni il prezzo del biglietto è aumentato (e non di poco), e dallo show popolare di una volta si è passati a costi in linea con gli altri cantanti italici, ma in fondo chissenefrega.
Perchè quando sul palco ti trovi uno che tiene botta per due ore e mezza abbondanti, chiacchiera, racconta, canta, diverte, riflette, arringa e sorride, bè, i soldi spesi passano ampiamente in secondo piano.
E questo concerto di venerdì non è stato da meno, anzi. Voce potente e in grande forma, il Guccio ha messo in scena uno spettacolo con i fiocchi, accompagnato dai suoi fidi compagni di merende sempre più giocherelloni, riscoprendo brani finiti da tempo nel baule dei ricordi e lucidando per bene i grandi successi, buttando dentro, prima del classico colpo di coda de La Locomotiva, quel grandissimo pezzo che è Un altro giorno è andato, un po' a sottolineare che gli anni passano per tutti, ma c'è ancora chi ha la voglia e l'energia di cantare e dire la sua.
Ieri invece ero al Forum di Assago, per il Fiorello Show.
Sono da sempre un fan del Rosario nazionale, dai tempi dei primi Viva Radio Deejay, DJ Television, e poi il Karaoke e tutto il resto. E avevo già avuto la fortuna di vederlo in teatro, nella tournèe di "Volevo fare il ballerino", un paio d'anni fa. Dico fortuna perchè se pensate che in tv Fiorello sia bravo, bè, dovete vederlo dal vivo, e capirete che è cento volte meglio.
Iero sera lo show è durato quasi tre ore, che sono letteralmente volate via, senza pause, senza battute d'arresto, una meravigliosa furia di canzoni, musica, cabaret, teatro, risate e allegria, con effetti digitali di tutto rispetto e una padronanza del mezzo teatrale davvero rara.
In sala c'erano i ragazzi di X Factor (e nel dubbio ho baciato Anita, una delle Yavanna), DJ Francesco, Alba Parietti, Nicola Savino e decine di altri vip, ma ognuno stava al suo posto, senza manie di protagonismo e senza nemmeno la smania di apparire. Tutti lì a guardare e ascoltare quello che oggi è di gran lunga il miglior showman italiano.
Uno spettacolo davvero eccezionale, che vale tutti gli euro del biglietto, e anche di più, perchè si arriva alla fine, si guarda l'orologio e ci si chiede come sia possibile che siano già passate tre ore, e la voglia di vederne ancora è tanta.

Spegnete il televisore, non preoccupatevi troppo del portafogli, e andate nei teatri e nei palazzetti. E' un consiglio da amico.

venerdì 27 novembre 2009

Cifre a caso

Roba che se si accende il televisore, si guarda un sito di news su internet, si legge un giornale, c'è da diventare matti. E da chiedersi, una volta di più, dove siamo capitati.

Dunque, la sig.ra Veronica Lario in Berlusconi (almeno per il momento) ha chiesto al maritino qualcosa come 2 milioni e rotti al mese per il divorzio. E no, non siamo rimasti un po' in dietro con le lire, stiamo proprio parlando di euro. Poverina, lei, deve pur mantenere il suo tenore di vita, no?
Ma rendiamoci conto di cosa vuol dire spendere (leggi: buttare via) 30 milioni e passa di euro all'anno: eh sì, perchè nella sola villa in Sardegna (con anfiteatro, mica cotiche) lavoreranno almeno 50 persone tra giardinieri, cuochi, camerieri e via dicendo. Con un rapido conto, un paio di milioni annui se ne vanno solo per loro. E poi lo shopping, la vita sociale, un buon numero di interventi dal chirurgo plastico e si arriva in fretta a quella cifra lì.
Roba che tanti di noi non riescono a mettere insieme 2 milioni di euro IN UNA VITA, e questa se li brucia in un mese.
Pur con la scarsa simpatia che ho per il Silvio, a questo giro spero che si sia tutelato ben bene, e che la mandi a spalare il letame (leggi: non le darà 2 milioni, ma dubito riuscirà a scendere sotto i 200mila).

E vabè, è uno schifo, però in fondo questo non pesa sulle nostre tasche.

Invece ci sono gli amici arabi di Dubai, che per anni ci hanno massacrato le gonadi con il loro sfoggio di opulenza, e poi hanno tirato fuori questo delirio architettonico (si vede che negli Emirati c'è qualche droga particolare, o magari è solo il sole) dell'isola artificiale fatta a palma, di sicuro l'avrete vista un po' ovunque.
Bene, questi geni hanno continuato a spendere e spandere anche con la crisi, e indovinate un po'? Adesso hanno 59 miliardi di dollari di debiti. No, dico, CINQUANTANOVE MILIARDI. Poverini.
Non hanno modo di rientrare, e hanno chiesto un congelamento del pagamento degli interessi.
Bè, questo sì che pesa sulle nostre tasche, perchè 59 miliardi di dollari sono un sacco di soldi, e un buco del genere non ha fatto certo piacere agli investitori, con il risultato che tutte le Borse mondiali hanno perso circa un paio di punti, e non è ancora finita.

Ma non disperate, gente. C'è sempre il Superenalotto, il Win for life. O la delinquenza, l'evasione delle tasse...

lunedì 23 novembre 2009

Ultimo Giro

Nelle ultime ore si sono chiusi il tour di Bruce Springsteen & The E Street Band e quello dei Miami & The Groovers. E no, non è un delitto nè un atto di empietà metterli sullo stesso piano, sulla stessa riga, sullo stesso orizzonte musicale.

Bruce e i suoi hanno portato sul palco quasi 200 canzoni, ore e ore di musica, emozione, sudore, attese, energia, storia del rock scritta a caratteri cubitali.

Lorenzo "Miami" e i suoi hanno portato in giro per l'Italia (ma non solo) credo almeno un centinaio di brani, decine e decine di show live ad altissimo livello, con l'energia e la voglia di suonare di chi vuole davvero scrivere almeno una pagina nel Grande Libro del rock & roll.

Ora, al di là del fatto che i Groovers siano dei musicisti eccezionali e dei grandi amici, mi piace mettere il loro tour e quello di Bruce uno di fianco all'altro soprattutto perchè in questo anno e mezzo ho condiviso gli show degli uni e dell'altro spesso con lo stesso gruppo compatto di amici; è vero, qualcuno si è perso lungo la strada e altri si sono uniti per il viaggio, ma ha preso davvero forma - se mai fosse stato in dubbio - l'idea concreta di quello che vuol dire essere blood brothers: ho viaggiato per l'Italia e l'Europa in compagnia di persone straordinarie, ho condiviso notti all'addiaccio e comodi letti prima dei freddi e piovosi concerti di Stoccolma di Bruce o in attesa della partita di pallone sulla spiaggia dei Glory Days; ho pianto tanto durante la tour premiere di The River (ancora a Stoccolma) quanto la volta che i Miami l'hanno suonata allo Spaziomusica di Pavia, lo scorso dicembre; sono rimasto senza parole con la Drive All Night di Torino (Bruce) e con quella di Cervia (Miami); ho cantato e suonato No Surrender (E Street) e Tears are falling down (Groovers), una dopo l'altra, almeno una decina di volte, mettendoci lo stesso entusiasmo e la stessa energia, accoppiandole idealmente, perchè per me sono due brani che hanno un grande significato.

Tutte queste cose, e molte altre che rimarranno per sempre nell'album dei ricordi, mio e di tutti coloro con cui ho avuto il piacere e l'onore di viverle, hanno avuto un senso particolare proprio perchè sono state condivise.
Ricorderò sempre quei momenti al Friuli di Udine, quest'estate. Sono ricordi un po' confusi, appena accennati, ma in qualche modo a fuoco. Siamo in transenna, ho il cartello con la richiesta di Be True, di fianco a me Rob ha quello di Streets of Fire. E indovinate un po' cosa fa quell'attempato rocker sul palco? Ce le infila una dopo l'altra, e a quel punto lì c'è poco fare, le emozioni esplodono, ci si abbraccia, si piange, si urla, si canta, si sta in silenzio. E intorno ci sono Mario, Daniela, Diego, Filippo, Flavio e tanti altri Amici, Lorenzo è poco più indietro. Ma ci siamo tutti, viviamo quei momenti insieme, e quelli successivi, e altri che verranno.

Quando sabato sera, dopo il tentativo di sabotaggio, la splendida serata di Cervia si è chiusa con una Rock & roll night acustica, tutti i Groovers seduti a bordo palco, la mia sensazione è stato di un abbraccio collettivo, di quelli in cui non si dice niente, ci si guarda negli occhi e si capisce che insieme si è fatto tanto, ma anche che la strada è ancora lunga.

Grazie a Bruce e agli E Streeters e grazie a Lorenzo e ai Groovers, e grazie a tutti quelli che hanno condiviso almeno una parte del viaggio con me.

Ci si vede presto, on the road!

venerdì 6 novembre 2009

Una settimana fa


Mi sono preso un po' di tempo per far calmare le acque, e per guardare la cosa a bocce ferme, nel modo più obiettivo possibile. E ormai è passata una settimana, quindi direi che si può fare.

Perchè venerdì scorso c'è stato il primo evento dell'Associazione Follow That Dream R.C., lo show LOVE ME TONIGHT (1° omaggio a Roberta Caracci), al Teatro Civico di Vercelli, e dire che è stato un completo successo sarebbe fin poco.

Alle 20.30 c'era già gente che scalpitava fuori dal teatro, e un quarto d'ora più tardi il foyer era gremito, mentre cominciavano a suonare Marco Bosso e Selina Iussich, raggiunti poco dopo da Paolo Tubia.
Dietro il sipario, nel frattempo, era tutto pronto, tutto a posto. Tranne che per il fatto che due minuti prima di uscire non mi ricordavo più la prima strofa, e soprattutto non trovavo il mio capotasto. Ma questi sono particolari, no?

Ok, buio in sala. Morricone. Sipario. E succede che sono lì, davanti a poco meno di 500 persone (che aumenteranno nel corso della serata), solo con la mia chitarra. Inizio bene, mi perdo un attimo nella prima strofa, ma riesco in qualche modo a recuperare, dalla seconda in poi vado a pieno regime, ormai siamo partiti.
Due parole al volo giusto per introdurre l'evento, e poi lo spazio è tutto per Costa e i suoi "friends" (Diego Cavallone, Pippo Coppo, Stiv Balma, Tony e tutti gli altri), che scaldano alla grande il Civico con quasi un'ora di musica e performance eccellenti.
Un quarto d'ora di intervallo, per cambiare il palco e far esibire nuovamente nel foyer il trio semiacustico di prima, e per il secondo tempo ci sono i Miami & The Groovers, con il loro rock granitico e zeppo di energia, che tengono botta per più di un'ora, fino alla No Surrender finale su cui tutta la platea si alza in piedi.

E credetemi, non sono cose che si vedono spesso, al Civico di Vercelli.

Sudore, sorrisi, ringraziamenti, per i bis ci sono sul palco più di dieci musicisti, un muro del suono pazzesco, in sala vedo solo facce contente, e anche da quassù non si sta certo male, anzi.
Si chiude con una Louie Louie/Wild Thing/Hey Baby infuocata, parte del pubblico è addirittura sotto il palco, cose mai viste.

Il sipario si chiude ben dopo mezzanotte, tre ore di musica, mica pizza e fichi.

C'è tempo per i saluti, per i primi commenti a caldo, poi Lorenzo e i suoi caricano la macchina e ripartono alla volta di Rimini, mentre con i vercellesi si va a mangiare qualcosa (e grazie ai ragazzi del Bue Rosso che ci hanno aspettato fino a tardi); siamo un po' stanchi, ma l'atmosfera è ottima, sappiamo di aver fatto qualcosa di grande.

Alla "prima", abbiamo riempito la platea del Teatro Civico, e buona parte dei palchi. Abbiamo fatto alzare tutti in piedi. Li abbiamo fatti cantare tutti insieme. Li abbiamo fatti venire sotto il palco, sudati e contenti.

E dico "abbiamo" perchè sono un esibizionista, e mi ci butto dentro anch'io.

Non finirò mai di ringraziare tutti i musicisti che hanno reso possibile una cosa del genere, sono stati eccezionali e unici.

Appuntamento all'anno prossimo, per la seconda edizione!

Setlist della serata:

1. Follow That Dream (PZ)

2. Compagna Segreta (Costa)
3. Stella del Baretto (Costa e Diego Cavallone)
4. Giorni che... (Costabravo)
5. La gente grida a Bangkok (Costabravo)
6. Saint behind the glass (Costa & Friends)
7. Hadi Bakalim (Costa & Friends)
8. Molare (Costa & Friends)
9. Samba pa ti (Tony)
10. Let's say goodnight (Costa & Friends)
11. Dos Gardenias (Costa e Tony)

12. It's getting late (M&TG)
13. Broken Souls (M&TG)
14. Trust Revisited (M&TG)
15. Tears are Falling Down (M&TG)
16. Love has no time (M&TG)
17. Sliding Doors (M&TG)
18. Back in town / Chimes of Freedom (M&TG)
19. Summertime Blues (Halloween Blues) (M&TG)
20. Sesto San Giovanni (M&TG)
21. I Fought The Law (M&TG)
22. Merry Go Round (M&TG)
23. No Surrender (M&TG)

24. The River (tutti)
25. Il Cielo è sempre più Blu (tutti)
26. Louie Louie / Wild Thing / Hey Baby (tutti)

p.s. a breve sul sito ufficiale sarà pubblicato il reportage fotografico della serata, e più avanti (si spera prima di Natale) sarà disponibile il cd e il dvd.