Come i più assidui lettori di queste pagine virtuali avranno notato, sono spesso in giro per l'Italia (quando non all'estero) per concerti, spettacoli, varie, eventuali.
Bè, questo week-end è stato eccezionale.
Venerdì ero al PalaRavizza di Pavia, per vedere Francesco Guccini. Il Guccio è uno di quelli che seguo da sempre, il primo concerto l'avrò visto 15 anni fa, e da allora vado avanti con la media di uno all'anno, e non sono mai uscito da palazzetti, piazze, tendoni, varie ed eventuali deluso. Mai. Certo, nel corso degli anni il prezzo del biglietto è aumentato (e non di poco), e dallo show popolare di una volta si è passati a costi in linea con gli altri cantanti italici, ma in fondo chissenefrega.
Perchè quando sul palco ti trovi uno che tiene botta per due ore e mezza abbondanti, chiacchiera, racconta, canta, diverte, riflette, arringa e sorride, bè, i soldi spesi passano ampiamente in secondo piano.
E questo concerto di venerdì non è stato da meno, anzi. Voce potente e in grande forma, il Guccio ha messo in scena uno spettacolo con i fiocchi, accompagnato dai suoi fidi compagni di merende sempre più giocherelloni, riscoprendo brani finiti da tempo nel baule dei ricordi e lucidando per bene i grandi successi, buttando dentro, prima del classico colpo di coda de La Locomotiva, quel grandissimo pezzo che è Un altro giorno è andato, un po' a sottolineare che gli anni passano per tutti, ma c'è ancora chi ha la voglia e l'energia di cantare e dire la sua.
Ieri invece ero al Forum di Assago, per il Fiorello Show.
Sono da sempre un fan del Rosario nazionale, dai tempi dei primi Viva Radio Deejay, DJ Television, e poi il Karaoke e tutto il resto. E avevo già avuto la fortuna di vederlo in teatro, nella tournèe di "Volevo fare il ballerino", un paio d'anni fa. Dico fortuna perchè se pensate che in tv Fiorello sia bravo, bè, dovete vederlo dal vivo, e capirete che è cento volte meglio.
Iero sera lo show è durato quasi tre ore, che sono letteralmente volate via, senza pause, senza battute d'arresto, una meravigliosa furia di canzoni, musica, cabaret, teatro, risate e allegria, con effetti digitali di tutto rispetto e una padronanza del mezzo teatrale davvero rara.
In sala c'erano i ragazzi di X Factor (e nel dubbio ho baciato Anita, una delle Yavanna), DJ Francesco, Alba Parietti, Nicola Savino e decine di altri vip, ma ognuno stava al suo posto, senza manie di protagonismo e senza nemmeno la smania di apparire. Tutti lì a guardare e ascoltare quello che oggi è di gran lunga il miglior showman italiano.
Uno spettacolo davvero eccezionale, che vale tutti gli euro del biglietto, e anche di più, perchè si arriva alla fine, si guarda l'orologio e ci si chiede come sia possibile che siano già passate tre ore, e la voglia di vederne ancora è tanta.
Spegnete il televisore, non preoccupatevi troppo del portafogli, e andate nei teatri e nei palazzetti. E' un consiglio da amico.
Bè, questo week-end è stato eccezionale.
Venerdì ero al PalaRavizza di Pavia, per vedere Francesco Guccini. Il Guccio è uno di quelli che seguo da sempre, il primo concerto l'avrò visto 15 anni fa, e da allora vado avanti con la media di uno all'anno, e non sono mai uscito da palazzetti, piazze, tendoni, varie ed eventuali deluso. Mai. Certo, nel corso degli anni il prezzo del biglietto è aumentato (e non di poco), e dallo show popolare di una volta si è passati a costi in linea con gli altri cantanti italici, ma in fondo chissenefrega.
Perchè quando sul palco ti trovi uno che tiene botta per due ore e mezza abbondanti, chiacchiera, racconta, canta, diverte, riflette, arringa e sorride, bè, i soldi spesi passano ampiamente in secondo piano.
E questo concerto di venerdì non è stato da meno, anzi. Voce potente e in grande forma, il Guccio ha messo in scena uno spettacolo con i fiocchi, accompagnato dai suoi fidi compagni di merende sempre più giocherelloni, riscoprendo brani finiti da tempo nel baule dei ricordi e lucidando per bene i grandi successi, buttando dentro, prima del classico colpo di coda de La Locomotiva, quel grandissimo pezzo che è Un altro giorno è andato, un po' a sottolineare che gli anni passano per tutti, ma c'è ancora chi ha la voglia e l'energia di cantare e dire la sua.
Ieri invece ero al Forum di Assago, per il Fiorello Show.
Sono da sempre un fan del Rosario nazionale, dai tempi dei primi Viva Radio Deejay, DJ Television, e poi il Karaoke e tutto il resto. E avevo già avuto la fortuna di vederlo in teatro, nella tournèe di "Volevo fare il ballerino", un paio d'anni fa. Dico fortuna perchè se pensate che in tv Fiorello sia bravo, bè, dovete vederlo dal vivo, e capirete che è cento volte meglio.
Iero sera lo show è durato quasi tre ore, che sono letteralmente volate via, senza pause, senza battute d'arresto, una meravigliosa furia di canzoni, musica, cabaret, teatro, risate e allegria, con effetti digitali di tutto rispetto e una padronanza del mezzo teatrale davvero rara.
In sala c'erano i ragazzi di X Factor (e nel dubbio ho baciato Anita, una delle Yavanna), DJ Francesco, Alba Parietti, Nicola Savino e decine di altri vip, ma ognuno stava al suo posto, senza manie di protagonismo e senza nemmeno la smania di apparire. Tutti lì a guardare e ascoltare quello che oggi è di gran lunga il miglior showman italiano.
Uno spettacolo davvero eccezionale, che vale tutti gli euro del biglietto, e anche di più, perchè si arriva alla fine, si guarda l'orologio e ci si chiede come sia possibile che siano già passate tre ore, e la voglia di vederne ancora è tanta.
Spegnete il televisore, non preoccupatevi troppo del portafogli, e andate nei teatri e nei palazzetti. E' un consiglio da amico.