10 giorni fa la Pro Vercelli, con uno strepitoso 3-1 in casa del Carpi, saliva in serie B.
Un risultato storico, tutta la città in festa, tutti con la maglia bianca a urlare forza Pro.
Il problema è lo stadio, di vecchia concezione, in pieno centro città, con una capienza di poco superiore alle 3000 persone (uno stadio di B richiede una capienza di 10mila).
Ma ecco che il sindaco, lesto a salire sul carro dei vincitori, non ha perso tempo, dichiarando che i lavori sarebbero stati fatti in fretta e bene, e che in ipotesi solo un paio di partite a inizio campionato si sarebbero dovute disputare altrove.
Subito arrivava anche la deroga per una capienza di 4300 posti, quindi, di fatto, si trattava solo di aggiungerne 1000.
Nel frattempo si cominciava a parlare di quale stadio avrebbe ospitato le prime partite casalinghe della Pro, e, scartata per ovvi motivi Novara, si facevano papabili Torino, Parma e Piacenza.
Magicamente, le dichiarazioni più recenti del nostro amato sindaco parlano di una fine lavori (per lo stadio cittadino) a fine 2012, ed è ormai praticamente ufficiale che fino ad allora si giocherà a Piacenza.
Piacenza, 150km da Vercelli. Per i giocatori, sarà come giocare ogni volta in trasferta, e dubito saranno molti i sostenitori disposti a macinare km per andare a vedere la Pro giocare "in casa".
Senza contare il fatto che il termine per la fine dei lavori è puramente ipotetico, e vi lascio immaginare quali e quante opere pubbliche lo hanno sforato, durante questa amministrazione.
Ciliegina sulla torta, solo lo scorso anno abbiamo visto come lo stadio di Novara sia stato adeguato alla serie A (quindi con molti più problemi) in una sola estate.
E noi niente, buttiamo via l'ennesima occasione.
Eh, ma anche una volta salito sul carro del vincitore, evidentemente per il nostro straordinario sindaco tra il fare e il non fare la scelta è semplice.
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