giovedì 10 febbraio 2011

Festa sì, festa no

All'ombra dei festini di Arcore, si fa un gran parlare di questa fantomatica festa nazionale del prossimo 17 marzo, per i 150 anni dell'Unità d'Italia.

Ora, sgombriamo il campo da dubbi: secondo me è non ha il minimo senso istituire una festa nazionale una tantum, si fa un anno e poi basta.
Anche perchè, per il popolino (e non solo) sembrerebbe una festa fatta apposta per mettere una pezza alla quasi totale assenza di ponti in questo 2011.

Detto questo, se invece la festa è ormai decisa, non capisco tutti quelli che la difendono o si schierano contro, alzando i forconi e dicendo che quel giorno bisogna lavorare, perchè è come gli altri.

Manca poco più di un mese, e siamo ancora qui che brancoliamo nel buio, senza sapere con assoluta certezza se potremo dormire beati qualche ora in più o invece dovremo mugugnare con la solita routine giornaliera.

Personalmente, non mi voglio complicare la vita: quel giorno berrò una sacrosanta pinta (o più di una, voglio sperare) di Guinness verde.

Mentre questa italietta fa sempre più tristezza, brinderò a San Patrizio.

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