Ormai lo sapete tutti, la sconfitta di oggi del PDL è stata devastante, una debacle assoluta.
Sono cadute Milano, Napoli, Rimini, Trieste, Cagliari, Novara, Pavia e via dicendo, segno inequivocabile che in Italia c'è una gran voglia di cambiare.
A mio parere, al di là delle mille sfaccettature, i motivi che hanno portato a questo risultato sono in sostanza due: in primis, l'antipatia crescente del Signor B., che negli ultimi mesi, non avendo ormai più argomenti, non ha trovato cosa migliore che attaccare in modo sgarbato e spesso volgare gli avversari politici, con la ciliegina sulla torta di andare a piagnucolare da Obama (l'uomo che ha sconfitto Bin Laden, tanto per dirne una) lamentando la dittatura italiana dei magistrati di sinistra. E poi l'immobilità di questi ultimi anni di governo, in cui, a parte la discutibilissima riforma dell'università, non è volata una mosca, anche non volendo contare gli ultimi mesi, in cui il bunga bunga ha tenuto banco.
Sono cose che da una parte fanno arrabbiare gli elettori, e dall'altra gli fanno venire una gran voglia di dire BASTA. Non tanto perchè dall'altra parte ci siano idee o leader necessariamente migliori, ma perchè ci siamo stancati di stare da questa parte, in cui al centro di tutto c'è sempre e soltanto lui, e non si vede un futuro all'orizzonte.
L'Italia ha voglia di andare avanti, di cambiare, di crescere.
Ma non finisce qui: il 12 e 13 giugno bisogna tornare a votare, per i referendum. Se doveste mai avere dei dubbi, la notizia di oggi è che la Germania (che ha la miglior economia europea, tra l'altro) smantellerà tutte le sue centrali nucleari entro il 2022, e questo dopo che la Svizzera aveva già deciso di fare lo stesso entro il 2034.
p.s. a Vercelli non ce l'abbiamo fatta. Abbiamo sfiorato l'impresa, Luigi Bobba ha perso di un soffio, solo 1376 voti lo hanno separato dal vincitore. Va comunque sottolineato come la loro sia stata una campagna educata, senza sproloqui, insulti o urla, da parte di entrambi, e questa è già in sè una piccola vittoria.
Sono cadute Milano, Napoli, Rimini, Trieste, Cagliari, Novara, Pavia e via dicendo, segno inequivocabile che in Italia c'è una gran voglia di cambiare.
A mio parere, al di là delle mille sfaccettature, i motivi che hanno portato a questo risultato sono in sostanza due: in primis, l'antipatia crescente del Signor B., che negli ultimi mesi, non avendo ormai più argomenti, non ha trovato cosa migliore che attaccare in modo sgarbato e spesso volgare gli avversari politici, con la ciliegina sulla torta di andare a piagnucolare da Obama (l'uomo che ha sconfitto Bin Laden, tanto per dirne una) lamentando la dittatura italiana dei magistrati di sinistra. E poi l'immobilità di questi ultimi anni di governo, in cui, a parte la discutibilissima riforma dell'università, non è volata una mosca, anche non volendo contare gli ultimi mesi, in cui il bunga bunga ha tenuto banco.
Sono cose che da una parte fanno arrabbiare gli elettori, e dall'altra gli fanno venire una gran voglia di dire BASTA. Non tanto perchè dall'altra parte ci siano idee o leader necessariamente migliori, ma perchè ci siamo stancati di stare da questa parte, in cui al centro di tutto c'è sempre e soltanto lui, e non si vede un futuro all'orizzonte.
L'Italia ha voglia di andare avanti, di cambiare, di crescere.
Ma non finisce qui: il 12 e 13 giugno bisogna tornare a votare, per i referendum. Se doveste mai avere dei dubbi, la notizia di oggi è che la Germania (che ha la miglior economia europea, tra l'altro) smantellerà tutte le sue centrali nucleari entro il 2022, e questo dopo che la Svizzera aveva già deciso di fare lo stesso entro il 2034.
p.s. a Vercelli non ce l'abbiamo fatta. Abbiamo sfiorato l'impresa, Luigi Bobba ha perso di un soffio, solo 1376 voti lo hanno separato dal vincitore. Va comunque sottolineato come la loro sia stata una campagna educata, senza sproloqui, insulti o urla, da parte di entrambi, e questa è già in sè una piccola vittoria.