martedì 15 maggio 2012

Quello Che Non (Ho)

No, non ho scritto in modo sbagliato il titolo di questo post.

La canzone di faber si intitola "Quello Che Non Ho", e il programma su La7 di Fazio e Saviano che ne scimmiotta il titolo è invece "Quello Che (Non) Ho".
Ma c'è di più.
Francesco Guccini, nel 1990, ha scritto "Quello Che Non", e sarà proprio il Vate di Pavana ad essere ospite questa sera su La7, insieme a un dedalo di personaggi come Papaleo, Germano, Piovani, Gramellini, e, tra gli altri, Vinicio Capossela.
Dal mio punto di vista, come sprecare ospiti di questo livello, buttandoli nel tritatutto mediatico e impastandoli per due ore e mezza.

Ieri non l'ho visto tutto, Quello Che (Non) Ho.

Non l'ho visto tutto per vari motivi:

1. Fabio Fazio non mi piace e non mi è mai piaciuto. E' un ottimo autore, ma come conduttore è del tutto insufficiente. Non ha il carisma adatto, non ha la cattiveria positiva adatta a certe domande, è tutto sommato un perbenista (o democristiano?) che fatica a scivolare su temi più spinosi, non è una spalla nè un primo attore. Ha una smisurata stima e passione per Fabrizio De Andrè, e questo è un bene, ma non vuol dire che ogni due per tre ci si debba appigliare.

2. Roberto Saviano non mi piace e non mi è mai piaciuto. Nel senso, il suo lavoro - quello di Gomorra - è degno di grandissimo rispetto, ed è anche un non più giovane trentenne molto simpatico (ho sentito qualche mese fa un'intervista a Radio DeeJay dove emergeva il suo lato più "leggero"), ma, oltre a non essere per niente telegenico, purtroppo riesce a far emergere quasi solo il suo lato più pretizio, buttandosi in lunghissime prediche da santone eremita, prolisse, pesanti, e alla fine amaramente noiose.

3. Luciana Littizzetto non mi piace e non è mai piaciute. Uguale a se stessa da anni e, soprattutto, fuori luogo. Ricordata l'assurdo intervento proprio nello speciale di Che Tempo Che Fa dedicato a De Andrè? No? Bene, meglio così. E se invece ve lo ricordate, cercate di cancellarlo per sempre dalla vostra memoria, e mandate nel dimenticatoio anche la Littizzetto, non soffrirete.

4. Da quello che ho visto, e poi letto, il programma è una copia carbone di quello fatto a suo tempo su Rai3. Stessa struttura, stessi tempi, stessi ospiti, stesso tutto. Va bene, squadra che vince non si cambia, ma ci sono dei limiti.

5. Gli ospiti: ieri sera nel maelstrom (o minestrone, fate voi) di La7 c'erano Favino, Avati, Olmi, Gualazzi, i Litfiba, Paolo Rossi, Gad Lerner, Marco Travaglio, più gli ospiti fissi Littizzetto, Elisa e non so chi altro. Troppa, troppa roba.

Ci sono altri motivi per cui non ho visto tutto il programma, e di certo non lo vedrò stasera (recupererò poi i video di Guccini e Vinicio su youtube), ma quelli citati mi sembrano più che sufficienti.

L'unica cosa che salvo è il monologo di Travaglio, sempre un po' uguale a se stesso, ma di certo efficace. Quando ha cominciato a parlare Lerner ho cambiato canale.

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