martedì 25 settembre 2012

Non capiamo mai

Ieri sono dovuto andare a Milano. In macchina.

Ora, ci sono poche cose che mi infastidiscono più di andare a Milano, per di più in macchina, ma se ci aggiungiamo una pioggia torrenziale e la totale impossibilità di parcheggiare (oltre all'incapacità generale alla guida del milanese medio) abbiamo più o meno un quadro completo.

Ma non finisce qui.

Sono partito intorno alle 13, e ci ho messo un quarto d'ora buono a uscire dalla città, perchè a quell'ora tutti i bimbi e ragazzini escono dalle scuole, ci sono due gocce di pioggia, e allora non sia mai che gli si bagni l'iPhone nuovo presogli per la comunione, e allora ecco che tutti i genitori accatastano le auto dove capita, provocando ingorghi senza senso, in ogni strada possibile.

Poi, la pioggia. Tra Novara e Magenta diluviava, un muro d'acqua. E l'asfalto dell'autostrada, quella stessa autostrada che ogni anno si fa pagare sempre più cara, non drenava niente. Sembrava di andare sul ghiaccio. Con i camion - a occupare almeno due corsie, ovvio - che buttavano acqua da tutte le parti. Risultato, velocità di punta intorno agli 80 all'ora. In autostrada, ripeto.

Arrivato poi a Milano, assalito dallo smog e dall'inesistente ospitalità della città, appena ci si avvicina al centro ci si trova nell'assenza assoluta di parcheggi. Di quelli bianchi neanche a parlarne, un paio di quelli blu, e tutti gli altri gialli. Con conseguente perdita di tempo, bla bla bla.

In pratica, andare in macchina (a Milano nello specifico, ma ormai la cosa è sempre più generale) fa buttare via un sacco di soldi, e perdere un sacco di tempo.

Ma forse anche noi non vogliamo che ci si bagni l'iPhone, anche se non ce l'abbiamo, e non capiamo mai.

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