domenica 17 febbraio 2008

Allegria!

E vabè, ormai lo sappiamo tutti, in televisione impazza il duello a distanza tra Gualtiero Veltroni e il nostro caro Silvio, e andrà avanti questa tiritera fino a metà aprile, e poi si vedrà.
Non voglio sbilanciarmi su previsioni e pronostici. Peggio di come è andato il Governo Brodo non potrà andare, staremo a vedere e prepareremo il popcorn per le nuove, fantastiche avventure dei nostri eroi.

Passando alle cose serie, dopo aver finito il mio tomo di 1020 pagine, His Dark Materials (la trilogia di Philip Pullman che consiglio vivamente agli appassionati di fantasy e non), mi sono divorato in due o tre giorni l'autobiografia di Mike Bongiorno, La versione di Mike, che avevo regalato a mia mamma per Natale.
Al di là della simpatia che si puà avere per il grande presentatore, è davvero un libro straordinario, un paradigma della storia italiana degli ultimi sessant'anni: Mike che nasce in America, poi il crollo di Wall Street e il ritorno in Italia, i campi di concentramento, di nuovo negli USA, l'inizio con la radio e poi il definitivo ritorno in Italia, dalla radio alla televisione e poi dalla Rai alla futura Mediaset... Il tutto con mille aneddoti, racconti, storie di vita vissuta cui non si fa fatica a credere, e si leggono più che volentieri.
Non stiamo sicuramente parlando di un romanzo di chissà quale spessore, ma di una lettura che merita un minimo di attenzione, una piacevole sorpresa tra le caterve di libri per cervelli all'ammasso di cui sono strapiene le nostre librerie.

Non me ne vogliano i cari Moccia, Volo e compagnia bella, ma spero che qualcuno lasci quei libri da passeggio nel dimenticatoio, e preferisca qualche ora in compagnia del vecchio Mike.

Chiudo con questo gustosissimo filmato, scovato nei meandri di YouTube dopo che il buon Antonio Ricci l'aveva tirato fuori dagli archivi di Canale5, la mitica litigata tra Mike e un giovane Vittorio Sgarbi all'epoca di Telemike...

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