Ormai lo sappiamo tutti, è guerra aperta alla mozzarella di bufala.
E viene da pensare, poveri napoletani, già sommersi dalla mondezza, era una delle poche cose che gli rimaneva, e via anche quella.
In realtà, penso che le cose stiano diversamente. Se non erro, è l'Asia a mettere le barriere più feroci, oggi - pare - anche nei confronti della nostra frutta. E allora, io mi chiedo, sarà mica una scusa per cercare di mettere in piazza un inutile braccio di ferro, figlio anche dell'infinita crescita del costo dell'euro, che ovviamente mette in difficoltà tutti i Paesi che comprano i nostri prodotti?
Detto questo, personalmente me ne frego, di tutta questa acredine verso la mozzarella. Da tre o quattro anni la compro direttamente da Il Ghiottone, e la qualità è ottima. Senza contare il fatto che, dallo stesso negozio online, posso comprare anche pastiera, taralli sugna e pepe, altri prodotti caseari e specialità campane a profusione, tutto più che buono e a un prezzo onesto, nettamente più basso di supermercati e negozi specializzati. In più, se c'è un periodo in cui vale la pena di mangiare la mozzarella, è proprio questo: i costi, per ovvi motivi, si sono abbassati, e i controlli aumentati.
A parte questo, volevo aprire due piccole parentesi parasportive: la prima riguarda Valentino Rossi, che con il secondo posto di oggi a Jerez de la Frontera dimostra di non essere per niente bollito, ma anzi, di aver ancora tutta la voglia di combattere per il titolo, e questo non può che fare piacere.
La seconda riguarda invece l'ennesima tragedia calcistica, con la morte di un giovane in un autogrill poco fuori Asti. Con l'ovvia sospensione della partita di Torino, moralismi, commenti e via dicendo. Non so dove si voglia arrivare, forse alla blindatura totale degli stadi, con tutti quanti che rimangono a casa a guardare le partite in tv e tanti saluti. Ma non è una soluzione, voglio credere che non sia questo il calcio del XXI secolo.
E viene da pensare, poveri napoletani, già sommersi dalla mondezza, era una delle poche cose che gli rimaneva, e via anche quella.
In realtà, penso che le cose stiano diversamente. Se non erro, è l'Asia a mettere le barriere più feroci, oggi - pare - anche nei confronti della nostra frutta. E allora, io mi chiedo, sarà mica una scusa per cercare di mettere in piazza un inutile braccio di ferro, figlio anche dell'infinita crescita del costo dell'euro, che ovviamente mette in difficoltà tutti i Paesi che comprano i nostri prodotti?
Detto questo, personalmente me ne frego, di tutta questa acredine verso la mozzarella. Da tre o quattro anni la compro direttamente da Il Ghiottone, e la qualità è ottima. Senza contare il fatto che, dallo stesso negozio online, posso comprare anche pastiera, taralli sugna e pepe, altri prodotti caseari e specialità campane a profusione, tutto più che buono e a un prezzo onesto, nettamente più basso di supermercati e negozi specializzati. In più, se c'è un periodo in cui vale la pena di mangiare la mozzarella, è proprio questo: i costi, per ovvi motivi, si sono abbassati, e i controlli aumentati.
A parte questo, volevo aprire due piccole parentesi parasportive: la prima riguarda Valentino Rossi, che con il secondo posto di oggi a Jerez de la Frontera dimostra di non essere per niente bollito, ma anzi, di aver ancora tutta la voglia di combattere per il titolo, e questo non può che fare piacere.
La seconda riguarda invece l'ennesima tragedia calcistica, con la morte di un giovane in un autogrill poco fuori Asti. Con l'ovvia sospensione della partita di Torino, moralismi, commenti e via dicendo. Non so dove si voglia arrivare, forse alla blindatura totale degli stadi, con tutti quanti che rimangono a casa a guardare le partite in tv e tanti saluti. Ma non è una soluzione, voglio credere che non sia questo il calcio del XXI secolo.