venerdì 14 marzo 2008

Time is on my side

Il tempo è dalla mia, dicevano i Rolling Stones.

Ma che vuol dire, alla fine?

Forse è uno stato mentale, una riflessione, una speranza. Il fatto di sapere di poter ancora perdere tempo, poter ancora lasciarsi scappare dei treni e delle occasioni, perchè è ancora presto, c'è tutta la vita davanti. Se faccio qualcosa di sbagliato, se mi faccio scappare la donna giusta, se non colgo al volo l'attimo, arriverà un'altra possibilità, perchè di tempo ce n'è ancora.

Ma fino a quando?

Quand'è che si comincia a sentirsi vecchi, a pensare che alcuni treni non ripasseranno più e che alcuni sogni solo da riporre definitivamente nel cassetto? Forse quando cominciano ad arrivare le responsabilità, il lavoro, i problemi con il vile denaro, la famiglia, i figli, le bollette?

A dirla tutta, non lo so.

E comunque, non sono nemmeno così convinto che a un certo punto il tempo smetta di essere dalla mia. E' vero, a 25 anni alcune delle cose che si facevano a 18 non si possono più fare, e a 30 non se ne possono più fare di quelle che si facevano a 25, e via dicendo. Questo in base a delle regole non scritte più o meno personali, che possono esserci o non esserci.

A me piace pensare che il tempo sia ancora dalla mia, e se così non fosse, bè, chissenefrega.

Sarò banale e scontato, ma rispondo con un semplice seconda stella a destra, e poi dritto fino al mattino.

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