sabato 11 ottobre 2008

Sportivi da sbarco (ovvero: cosa evitare in TV)

Come sapete, sono un grande appassionato di film e serial americani, ma rifuggo invece quasi tutto ciò che è tv, a parte qualche frammento di Striscia la notizia, sport in diretta e poco altro.

Però ci sono cose che non si può evitare di sapere o di vedere, per uno zapping distratto, o peggio ancora perchè sono i quotidiani a raccontarci le interessantissime vicende delle reti generaliste.

E allora, come voi, ecco che ho saputo che, cominciata la nuova stagione televisiva, sono ricominciati anche i reality, puntuali come la morte e le tasse.
Ora, al di là del fatto che sono più che d'accordo con quanto ha detto Fiorello poco tempo fa, sulla tv vecchia, ripetitiva e sempre uguale a se stessa.
Al di là del fatto che Simona Ventura e Paola Perego, le attuali mistress dei reality, mi stiano pesantemente antipatiche.
Al di là del fatto che abbiano tirato fuori dall'armadio pure Paola Barale, e potevamo anche farne a meno.

Al di là di queste e di molte altre cose che non voglio star qui a sottolineare, mi lascia basito la presenza massiccia di sportivi, e anche di un certo livello, in queste trasmissioni per guardoni e cerebrolesi.
Sulla triste Isola della Rai c'era Antonio Cabrini, campione del mondo 1982, e c'è ancora Leonardo Tumiotto, nuotatore professionista sconosciuto ai più. E a fare da inviato, ecco che troviamo invece Filippo Magnini, sfortunato a Pechino, ma sempre nuotatore di altissimo livello.

All'ignobile Talpa di Mediaset ci sono invece Matteo Tagliariol, fresca medaglia d'oro nella spada individuale a Pechino, e Clemente Russo, medaglia d'argento nel pugilato delle stesse Olimpiadi.
Per fortuna ci sono anche Pasquale Laricchia e Franco Trentalance, che loro sì che sono sportivi seri.

Io mi chiedo, queste persone non hanno un minimo di dignità? Hanno portato il tricolore in giro per il mondo, hanno ricevuto il plauso di cronisti, giornalisti e appassionati, e hanno avuto i loro attimi di notorietà, più o meno lunghi. Capisco che la legge del soldo sia sempre la più forte, ma vale la pena di buttare via un'onorata carrieta per andare a fare i buffoni in trasmissioni di bassa lega, andando incontro a inevitabili brutte figure?

Tutto questo senza dimenticare la polemica sulla presenza di Margherita Granbassi ad Annozero, che continua a infuriare.
Ma il dubbio - legittimo, credo - è: se per fare il clown all'Isola o alla Talpa non c'è bisogno di una preparazione particolare, per fare invece la pseudogiornalista (o opinionista, mica si capisce) da Santoro non ci vorrebbe invece qualcosa di più di un bel faccino e una medaglia d'oro sul petto?

Spegnamo la tv, è meglio.

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