lunedì 4 ottobre 2010

All'ultimo sangue

Ieri finalmente ho visto una bella gara in MotoGP, con un finale scoppiettante, divertente, maschio.

Neanche a dirlo, il merito va al Dottor Rossi, e questo fa pensare che, nonostante l'elettronica eccessiva sui prototipi in gara e tutte le altre diavolerie con cui appesantiscono (per quanto riguarda la guida pura e dura) la moto, una gara con Valentino in forma è sempre qualcosa di diverso da una normale.

Detto questo, il prossimo campione del mondo Jorge Lorenzo non ne aveva quanto il Dottore, e quindi ha preso paga, ma gli va riconosciuto il coraggio di un attacco negli ultimi giri, senza troppo timore reverenziale. Un corpo a corpo come ai vecchi tempi, con tanto di sportellate, spalla contro spalla.

Tutto bene, se non fosse che alla fine l'ispanico si è lamentato, in casa e in piazza, e la Yamaha ha sculacciato pubblicamente Valentino con un richiamo scritto in cui, tra le righe ma nemmeno troppo, gli si dice che per stavolta passi, ma nelle prossime gare non deve più fare il birichino, perchè Lorenzo deve vincere il Mondiale senza troppi problemi.

Ora, stiamo parlando di Valentino Rossi, probabilmente il più grande pilota di moto di tutti i tempi, nonchè della persona che ha reso possibile la rinascita della Yamaha. E lo prendiamo a pesci in faccia? Gli diciamo di non essere quello che è? Ma per cortesia.

Purtroppo temo però che nelle ultime gare la Yamaha gli darà una moto a pedali, o gli spegnerà qualcosa dai box, per evitarsi problemi.

Perchè nei duelli all'ultimo sangue Valentino non ha ancora trovato un rivale degno, e questo lo sanno tutti.

Anche Lorenzo.

Nessun commento: