venerdì 8 ottobre 2010

Sommariamente


Ormai lo sappiamo tutti, dopo 42 giorni di ricerche, varie piste seguite e vari colpevoli ipotizzati, Sarah Scazzi non c'è più.

Non era scappata, non aveva previsto la sua stessa fuga, non aveva lasciato briciole di pane come Pollicino per farsi trovare, ma è stata uccisa e violentata dallo zio Michè, faccia consumata dal sole e mani impastate di terra, oggi additato da tutti come il mostro di Avetrana.

Una parte della sua vita trascorsa in Germania, soldi da parte per comprarsi le terre giù al sud, e poi lunghe giornate dall'alba al tramonto a zappare e coltivare. Una storia come tante, insomma, ma da qualche parte qualcosa è scoppiato, è andato storto, ha perso la diritta via, e chi ci è andato di mezzo è stata una ragazza di quindici anni. Non perdiamo tempo a cercare un senso o una giustizia, perchè non ci sono.

C'è chi comincia a dire che sì, si capiva, è stato lui, certo, figuriamoci, con quelle lunghe interviste rilasciate a giornali e tv, e poi con la storia del telefonino... Come spesso accade con le vicende di cronaca nera, non ho seguito i dettagli dell'indagine, ma l'unico dubbio che mi può venire adesso è relativo al fatto che magari lo zio Michè non ha agito solo. Dubito che lo sapremo mai, chi lo sa.

E adesso? Le indagini proseguiranno, ci saranno autopsia e esami vari sul corpo di Sarah, poi il processo, l'appello, la cassazione, con il risultato che fra chissà quanto (comunque dopo il suo sessantesimo compleanno) lo zio Michè verrà condannato, forse nemmeno all'ergastolo.
Ora, io non sono qui a dire che la pena di morte sarebbe la condanna migliore, perchè non sono la persona adatta a dire una cosa del genere. Di sicuro una ventina d'anni passati in carcere duro, a pane e acqua, a spaccare le pietre, senza visite o permessi di sorta sarebbero già un passo avanti.

Oppure bisognerebbe darlo in pasto alla folla, e lasciare che la giustizia sommaria faccia il suo corso.

Ricordandoci però che così facendo ci si abbasserebbe al suo livello, e si tornerebbe ad essere degli animali.

p.s. non che io abbia alcun rispetto residuo per la televisione, ma la comunicazione del ritrovamento di Sarah dato in diretta alla madre dalla Sciarelli, così come l'immediata esposizione mediatica del fratello o di chi altri (La vita in diretta, Pomeriggio cinque e tutto il resto, calderone di avvoltoi che fanno un mestiere di sicuro diverso da quello dei giornalisti) mi sembrano fatti televisivi enormemente più gravi di quando Morgan è stato allontanato dalla Rai dopo aver ammesso di far uso di droghe. Prendete il telecomando una buona volta e spegnete tutto, per cortesia (opinione che condivide, almeno in parte, l'amico Gabriele Molinari).

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