Il 2 agosto 1980 un attentato vigliacco, insensato e crudele falciava 85 persone, bloccando per sempre l'orologio della stazione di Bologna e imprimendo nella memoria storica la posizione di quelle due lancette.
Non posso ricordarlo, all'epoca avevo poco più di un anno, quello che so l'ho letto sui giornali e sentito in televisione.
Non è ancora tutto chiaro, ci sono ancora degli angoli bui dietro lo scoppio della bomba, e nel giorno del 27mo anniversario, è un silenzio che fa ancora più rumore.
Francesco Guccini, in una realtà avulsa da quel 2 agosto, in un'epoca appena precedente, scriveva La Locomotiva, e gli ultimi versi mi sembrano più che mai un degno epitaffio:
...e che ci giunga un giorno ancora la notizia
di una locomotiva come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l'ingiustizia
lanciata a bomba contro l'ingiustizia
lanciata a bomba contro l'ingiustizia.
di una locomotiva come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l'ingiustizia
lanciata a bomba contro l'ingiustizia
lanciata a bomba contro l'ingiustizia.
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