sabato 12 gennaio 2008

Napoli, Sarko, Giuliani (e Harold Perrinau)

E' interessante vedere come i giornali, in questi giorni, si occupino di fatto di tre argomenti, e basta:

1. La guerra dei rifiuti a Napoli. Non saprei come altro definirla, è una cosa che a vederla non ci si crede, nel 2008, in pieno XXI secolo. Non basta, oltre ai rifiuti sparsi per ogni dove, bruciati, sparpagliati, immolati, ci si mettono anche gli indigeni, che non trovano reazione migliore che legnarsi vigorosamente con le forze dell'ordine. La legge marziale, ci vorrebbe.

2. La love story del momento, ovvero quella tra il buon Presidente con la faccia da pugile un po' suonato Nicolas Sarkozy e l'inarrivabile (almeno per il 99% dei politici italici) Carla Bruni. Sarko, in conferenza stampa, ha detto la sua, e senza troppe mezze parole. Io rimango convinto che dietro a tutte le invettive dei giornalisti e dell'opinione pubblica ci sia un'invidia spaventosa. Poi magari mi sbaglio, chi lo sa.

3. Le primarie USA. Ammetto senza problemi che la mia simpatia va ai Repubblicani, e che potendo darei il mio voto a Rudolph Giuliani (che bisogna ancora vedere se arriverà in fondo alla corsa), strizzando l'occhio anche a Bloomberg, che non mi dispiace per niente. Ma visto che al momento tutta l'attenzione è rivolta verso i Democratici, mi chiedo onestamente come si possa anche solo pensare di regalare un voto a Hillary Clinton. Ok, di là infuria questa corsa al cambiamento, un Presidente donna e un Presidente nero (in ipotesi, ovvio). E se il secondo si può ispirare a Kennedy, o può essere supportato dal fu John Kerry, la prima invece capitombola già il primo giorno, finge di rialzarsi, si incazza come una jena e sceglie la strada delle lacrime di coccodrillo, in una caffetteria, sciorinando parole scritte da qualcun altro e facendo di tutto per arrivare al pianto. Una tristezza senza fine, insomma; pur essendo "dall'altra parte", spero che Obama le faccia un mazzo così.

Nel frattempo, nei miei vari giringiro per la rete, ho trovato un video (che è anche il primo che riesco a inserire direttamente da youtube, che novità!) che val la pena di vedere, almeno per tutti gli amici appassionati di Lost (-19, gente, ci siamo quasi):



Harold Perrineau, il cui personaggio in Lost non ho mai stimato più di tanto, si dimostra un artista eclettico, e in fondo la canzone non è così male. E soprattutto, per i fan dei vari telefilm a stelle e strisce, c'è da gustare la comparsata della Maria Laguerta di Dexter e... bè, l'altro non ve lo dico, lo scoprirete da soli.

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