sabato 14 giugno 2008

Piove, guarda come piove...

Non so voi, ma io mi sono anche un po' stufato di questo tempo.

Piove, poi ripiove, poi piove ancora, poi ti butta lì due giorni di sole e afa assoluta, di quelle che bisogna bere ettolitri d'acqua al giorno per sperare di sopravvivere, e avere sempre vicino un ricambio, per levarsi di dosso i vestiti zeppi di sudore, e poi già di nuovo, piove, poi ripiove, poi piove ancora.

Come se non bastasse, questo tempo da lupi lo viene a fare proprio quest'anno, proprio quando io prendo la moto e mi preparo a un'estate di tornanti, colline, scampagnate, discorsi da biker in erba e tutto il resto.

Va da sè che poi, se uno si sveglia il sabato, e riesce a ritagliarsi quelle due ore per fare un giretto, e si becca pioggia e freddo (va detto: oggi fa proprio freschino, e siamo al 14 giugno), il week-end non inizia nel migliore dei modi.

Detto questo, ormai è sotto gli occhi di tutti la fragilissima situazione degli Azzurri del pallone europeo: abbiamo raccattato appena un punto dopo le prime due partite, e nonostante questo (un secondo che ho una cosa in tasca, controllo un attimo se è tutto a posto) rischiamo ancora di qualificarci per i quarti di finale. Roba da non crederci.
Ma almeno la partita di ieri sera contro la Romania è stata onorevole. Se nel primo incontro avevamo proprio lasciato a desiderare, la squadra in campo ieri invece era risoluta, aveva voglia di vincere e di proseguire il cammino nella competizione. Poi, vabè, gli errori arbitrali ci sono stati e anche qualche leggerezza da parte di alcuni giocatori, ma questo è il calcio, capita.

Martedì nessuna pietà: dovremo spezzare la schiena ai cugini francesi, e poi incrociare le dita.

Sperando (anche) che non piova.

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