lunedì 23 giugno 2008

Si torna a casa


E finisce così.

Nel silenzio generale, solo il suono di qualche bottiglia di birra ormai vuota a riempire il sacco della spazzatura, il fruscio di bandiere già pronte a sventolare, i clacson delle macchine più silenzioso che mai.

Fischi a non finire a Di Natale, manone di Casillas, triplo fischio e tutti a casa.

Giù a dare la colpa a Donadoni, a non capire perchè Del Piero, entrato proprio per i rigori, avrebbe dovuto aspettare l'ultimo, perchè Toni, esausto dopo una stagione evidentemente durissima, ha dovuto giocare ogni minuto di ogni partita, perchè Camoranesi non è entrato prima, perchè Cassano non è mai andato verso la porta.

Domande, queste, che rimarranno senza risposta insieme a mille altre.

Da come abbiamo giocato le nostre quattro partite, avremmo meritato di tornare a casa già qualche giorno fa, ma almeno ci siamo tolti la soddisfazione di battere i francesi, e di sfidare la sorte che ci aveva già sorriso nella notte di Berlino, sul dischetto del rigore.

Ma è andata male, pazienza.

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