martedì 7 giugno 2011

di Santoro e delle pene

Michele Santoro lascia la Rai.

Molto probabilmente se ne andrà sbattendo la porta, e quindi tirando giù invettive a pioggia nell'ultima puntata di Annozero, giovedì sera, dopo aver annullato la conferenza stampa di questa mattina.

Ma nel frattempo si stima che la sua buonuscita sia intorno ai 2 milioni di euro, ed è probabile che tra pochi mesi condurrà un programma in prima serata su La7.

Ora, a me Santoro non è mai stato particolarmente simpatico, e ho sempre pensato che fosse troppo sfacciatamente di parte. Ma sta di fatto che Annozero, grazie anche a Travaglio, Vauro e al resto della squadra, sia stato un programma di indubbio successo, per cinque stagioni, nonostante le innumerevoli lamentele e i mille ostacoli posti dal Signor B., e via dicendo.
Senza dimenticare che Annozero non usufruiva del canone Rai, ma si autofinanziava con gli spot pubblicitari.
In altre parole, riusciva a vendere talmente bene gli spazi commerciali da uscirne in attivo, senza scucire soldi dalle tasche dei telespettatori. Quegli stessi telespettatori che pagano 110,50 euro per le lampade di Carlo Conti, i siparietti di Vittorio Emanuele di Savoia, le ricette della Clerici e compagnia cantante.

Quindi, in sostanza, la tv di Stato ha speso almeno 2 milioni di euro per "mandare via" Santoro, e in prospettiva perderà una quantità abnorme di introiti pubblicitari per la chiusura di Annozero. Un'operazione commerciale senza il minimo senso, giustificata solo dalla continua volontà di censura di chi sta al potere.

Se mai ce ne fosse bisogno, questo fa capire il livello infimo in cui versa la Rai, il pessimo servizio che offre a chi paga il canone.

Per fare un confronto terra terra, nelle scorse settimane ho seguito il Roland Garros, torneo trasmesso in Italia solo da Eurosport (sulla piattaforma Sky, quindi), con una discreta copertura e un commento accettabile. Molti anni fa, lontani dal satellite, gli internazionali di Francia di tennis venivano trasmessi per intero sia dalla Rai che da TeleMontecarlo, che oggi invece se ne lavano le mani.
Bene, questo stesso torneo in Francia va in toto su France2, televisione di Stato, che ha nelle sue fila Nelson Monfort, ottimo giornalista nonchè intervistatore superlativo, in grado di parlare in modo fluente, oltre alla sua lingua, inglese, spagnolo e qualcos'altro. Come Galeazzi, uguale uguale.


Ovviamente in Italia gli Internazionali di tennis di Roma vengono ignorati da mamma Rai.

In chiusura: se Annozero ci veniva offerto gratis, e invece il tfr di Santoro ci costa 2 milioni di euro (pari a 18.100 canoni circa), la Rai fa il suo mestiere o ci prende in giro?

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