giovedì 26 luglio 2007

Tarallucci e vino


Ebbene sì, è finito tutto con un buffetto sulla guancia e via.

Tutta questa fantomatica spy story, con cui si è cercato di ridare spolvero alla Formula1 (che tra l'altro, di spolvero ne aveva già avuto abbastanza grazie all'epopea dell'astro nascente Lewis Hamilton), si sta chiudendo com'era prevedibile, e come è scandaloso.

Le voci, molto poco credibili, secondo cui la McLaren sarebbe stata addirittura radiata, si sono dissolte nel nulla, lasciando spazio a una sentenza che ha dell'incredibile. In pratica, i dottoroni barbelunghe Max Mosley e Bernie Ecclestone, insieme a tutti gli altri della loggia, hanno detto che sì, è vero, i giovini della McLaren hanno sottratto sottobanco in modo losco informazioni e dati a un'altra scuderia, però loro sono dei bravi ragazzi, e quindi non hanno usato nulla a loro vantaggio, e quindi niente sanzione.

Tutto questo tralasciando il fatto che la scoperta del giringiro di informazioni è avvenuta in modo casuale, e che se le cose fossero andate diversamente, la scuderia delle Frecce d'Argento avrebbe potuto utilizzare i dati in loro possesso ad libitum. Ma sì, chissenefrega.

Adesso Montezemolo, Alvaro Vitali e tutta la Ferrari metteranno il muso per un po', e poi a seconda di come finirà il Mondiale, decideranno per quanto lamentarsi, mentre le scuderie minori accolgono la notizia con uno sbadiglio.

Con tutto questo, quale sport è oggi ancora credibile? Il ciclismo dà prova di nefandezze, sempre e comunque. Sul calcio si continueranno a dire malignità più o meno fondate. La Formula1 è nell'occhio del ciclone, chissà per quanto.

Meno male che ci sono i Mondiali di rugby, va. Finchè non gireranno troppi soldi anche da quelle parti, magari rimarrà uno sport pulito.

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