lunedì 15 ottobre 2007

Democrazia Vera


Eh , alla fine ci sono state le primarie, il Partito Democratico, nani, comici, cantanti.

Diciamo la verità, hanno fatto di tutto per mantenere la serietà, consci probabilmente di essere ridicoli a prescindere da ogni iniziativa, poverini.

Già, poverini.

Tutti lì, nell'immediato post-voto, a fingere lacrime da coccodrillo, a inscenare abbracci, a sputare sorrisi e a bearsi - beoti - di più di tre milioni di votanti, accorsi alle urne come alla ricerca del Santo Graal, sperando in un nuovo Eletto a traghettare il Paese verso un eremo migliore. Tre milioni e passa di persone, "un sogno che si avvera", latra stolido qualcuno. Peccato però che, con i metodi squadristi messi in campo per queste primarie, tre milioni di votanti li avrebbe trovati anche Paperino. La regola voleva che potessero votare tutti i cittadini in possesso della tessera elettorale, nonchè gli extracomunitari con permesso di soggiorno e i minorenni con un minimo di 16 anni. E fin qui, nulla di strano. Ma la regola voleva anche che si potesse votare una volta sola.
E mentre Fassino, in tutta la sua imponenza, tuonava a SkyTg24 che le votazioni erano state del tutto regolari, Striscia la Notizia - forse unica roccaforte del giornalismo italiano, ricordiamolo - smascherava platealmente le urne di Ridolini, mostrando fino a cinque voti di una singola persona, senza problema alcuno. Tutti liberi di votare a ripetizione, una democrazia vera, dunque.

E ancora, il buon Gualtiero Veltroni, tutto gongolante per il suo 75% abbondante di preferenze. C'era qualche dubbio? Tra i sinistri, c'era forse una minima possibilità che venisse Unto Enrico Letta, con la sua faccia da giocatore incallito di Subbuteo? O ancora peggio Rosy Bindi, che tenta di svestire i panni della suorina parlando addirittura di peccato originale, quando i dubbi sulla sua inviolata virtù sono saldi in tutti quanti? Se gli avversari di Walter fossero stati degni di questo nome, si sarebbe potuto parlare di scontro, di confronto, di sfida. Ma in questo caso, già di nuovo, Paperino avrebbe preso più voti di Letta e Bindi, sicuramente. Per tacere di Veltroni.

Chiudo con il Mortadella, che ha fatto buon viso a cattivo gioco, probabilmente non capendo di quale gioco si tratti, e ha parlato di vittoria contro l'antipolitica, riferendosi - ovvio - al Grillo nazionale, vero e proprio sassolino ingombrante nelle scarpe di fin troppa gente.
Ma il Curato Bonario ha capito o no che chi si è recato alle urne per le primarie - a prescindere dal numero - ha messo un segno sulla scheda per cambiare qualcosa, in primis il Governo attuale?

Quanta confusione, in Italia.

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